In queste vecchie illustrazioni di via S. Dionisio e di piazza Cavalerio, è ancora possibile vedere le antiche mura della chiesa e del Convento dei Gesuiti demolite negli anni Sessanta per fare posto a un palazzo multipiano. Per avere qualche riferimento storico su questo poco conosciuto luogo di culto, in città chiamato genericamente “la reggia”, ci riferiamo al libro di A. Del Sordo “Toponomastica Brindisina” che dice:
“Via S. Dionisio prende il nome dall’antica omonima chiesa, distrutta nel secolo XVI, sulle cui rovine
sorse, negli anni 1752/4, quella dei Gesuiti con annesso convento, un complesso grandioso che si estendeva fino alla piazza M. Cavalerio, occupandone tutto il lato sinistro.”
Ma, chiesa e convento ebbero vita breve perchè il ministro borbonico Tanucci, cogliendo l’occasione dell’avvenuta espulsione dal regno dei Gesuiti, destinò il loro convento a bagno penale per i galeotti, impegnati dall’ing. A. Pigonati nei lavori di riapertura del canale d’accesso nel porto.
Lo spiazzo sul pendio al termine della via, prese il nome di Largo S. Dionisio fino al novembre 1900, quando il nome fu cambiato in Piazza Marcantonio Cavalerio, quattrocentesco discendente della potente famiglia dei Cavalerio.
Accanto alle foto d’epoca della Fototeca Briamo, conservate presso la Biblioteca De Leo, le nostre foto con le medesime inquadrature. A voi il confronto!
Resti della Chiesa dei Gesuiti – demoliti negli anni Sessanta
Ex Convento dei Gesuiti – demolito negli anni Sessanta
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